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Melasecche: “La Giunta sta portando a compimento il risanamento e la modernizzazione del trasporto pubblico con professionalità e prudenza”.

LA GIUNTA STA PORTANDO A COMPIMENTO IL RISANAMENTO E LA MODERNIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO CON PROFESSIONALITA’ E PRUDENZA. ALCUNI SINDACATI SPINGONO PER L’INDEBITAMENTO DI SEMPRE, MA  NON POSSIAMO PIÙ’ PERMETTERCELO. LA SFIDA E’ DIFFICILE MA LA STIAMO VINCENDO  CON RISULTATI IMPORTANTI.

1)- CONFRONTO APERTO

Questa mattina alle ore 10 circa, mentre entravo in consiglio regionale per rispondere a tre interrogazioni, sono stato chiamato da alcuni lavoratori che in Piazza Italia stavano partecipando alla  manifestazione sindacale contro la riorganizzazione in atto del TPL. Mi sono allora avvicinato, avendo sempre privilegiato il confronto franco e diretto, per rispondere ai quesiti che mi hanno posto. Ho provato a dare risposte ad alcune domande ma è stato impossibile proseguire in quanto, alcuni sindacalisti della CGIL, hanno fatto di tutto per impedirmi di dare risposte ai loro colleghi della CISAL. Dopo vari tentativi ho, mio malgrado, dovuto rinunciare anche perchè era iniziato ormai il consiglio regionale.

2)- GARA, ALCUNI SINDACATI PRETENDONO CHE NON SI FACCIA

Quali i motivi del contendere? Alcuni intervenuti nel confronto in piazza avevano la pretesa di non mandarci in gara per l’assegnazione, nella massima trasparenza, della gestione del TPL. Ricordo che siamo in regime di assoluta irregolarità rispetto alla normativa nazionale ed europea. Se la gara non venisse indetta entro il 31 dicembre 2022 subiremmo una seconda penale di 5.000.000 di euro che si andrebbero ad aggiungere a quella di 6.000.000 di euro relativa al 2016 che stiamo  pagando oggi come Regione. Torneremmo nella babele degli ultimi lustri che hanno visto la “privatizzazione” completa del trasporto pubblico ad iniziativa delle giunte di sinistra che ci hanno preceduto, dopo che non erano più in grado neanche di pagare gli stipendi ai lavoratori. I processi penali in corso, proprio a carico di coloro che la sinistra aveva posto al vertice del sistema trasporti, chiariscono le idee a chi avesse vuoti di memoria. Va ricordato che i circa 45.000.000 di debiti accumulati pochi anni fa furono coperti con misure rocambolesche e che i 28.000.000 circa di debiti a vista da noi ereditati sono stati coperti, non senza sacrifici, da questa giunta. Non possiamo nè vogliamo tornare alla babele che ha distrutto la FCU (che noi stiamo ricostruendo e modernizzando pezzo su pezzo) ed il TPL dell’Umbria, che pubblico era ma pubblico non è più.

3)- LA GIUNTA INTEGRERA’ CERTAMENTE IL FNT CON PROPRIE RISORSE

Una delle domande che ricorre più frequentemente è quella che riguarda la somma con cui la giunta intende, se intende, integrare il Fondo Nazionale Trasporti per l’indizione della gara prossima. Ho spiegato decine e decine di volte che le procedure di gara, estremamente complesse,  previste obbligatoriamente dall’ART, Autorità Regolazione Trasporti, stanno procedendo e che solo quando potremo avere i Piani di bacino potremo dare risposte precise e non numeri al lotto che oggi alcuni sindacalisti pretendono con una certa arroganza di conoscere. Come possiamo dare quei numeri se non li abbiamo neanche noi? Mancano oltre sei mesi alla gara. Di certo abbiamo già anticipato che il bilancio della regione dovrà necessariamente farsi carico di una quota proporzionata su cui i tecnici stanno lavorando e che comunicheremo fra qualche mese appena avranno fatto passi in avanti le operazioni di gara. Da tempo mi sto battendo per integrare con risorse di bilancio regionale, come fanno tutte le Regioni in Italia, ma dovranno essere individuate nella misura corretta per consentire di avere un TPL finalmente sano ed efficiente, servizio pubblico che riteniamo essenziale ed in cui questa giunta crede fermamente. Mai più potrà però tornare la macchina mangiasoldi sgangherata del passato.

4)- QUALI RISPARMI? COMUNQUE NESSUN LICENZIAMENTO

E’ falso innanzitutto che si tratti di  3,5 milioni su oltre 60, avendo già conseguito  un anno fa il risparmio sui servizi sostitutivi della FCU, nelle tratte ancora inattive, per 700.000 euro.

Inoltre di questi 2,8 milioni, 1,9 di riduzioni sono frutto obbligato della transazione con Busitalia che, per azzerare il contenzioso relativo alla vecchia delibera 1345, ha chiesto di ridurre i costi correlati. Quindi si tratta complessivamente di circa 900.000 che andranno a vantaggio del Bilancio che insiste nel chiedere una riduzione dei costi del TPL.

E’ assolutamente falso inoltre, come dichiara qualcuno, che tali rimodulazioni minimali porteranno al licenziamento di 70 lavoratori. Neanche un dipendente verrà licenziato. Due anni fa Busitalia dichiarò che non ci sarebbero stati problemi da questo punto di vista. Come mai allora alcuni sindacalisti continuano artatamente a parlare di licenziamenti allarmando inutilmente i lavoratori? A chi conviene e perchè? Ognuno dia in coscienza la risposta che preferisce.

5)- DECISIONI GIUNTE PRECEDENTI

Ai sindacati va ricordato che alcune scelte fatte dalla giunta Marini-Paparelli condizionano pesantemente le decisioni odierne. Ad esempio la Legge 37, voluta e votata dal PD e compagni nella precedente legislatura, prevede il taglio totale del contributo, quindi delle corse, in danno di tutti i comuni sotto i 12.000 abitanti, misura draconiana che non abbiamo applicato ma a cui cerchiamo di porre rimedio creando una fascia intermedia fra i 5.000 e i 12.000 abitanti che potranno ottenere fino a 70.000 euro l’anno, una somma che consentirà ai comuni medio piccoli di avere comunque un servizio urbano proporzionato alle proprie dimensioni; non solo, la lotta agli sprechi di cui al punto 4) avverrà mediante l’applicazione di un algoritmo, con parametri più obiettivi dello storico odierno che deriva dalla stratificazioni di politichette di favori che hanno portato a situazioni assurde per cui alcuni comuni percepiscono inspiegabilmente il doppio di altri pur avendo stessa popolazione e stessa ampiezza territoriale. E’ incredibile che l’algoritmo che lo stesso PD ha introdotto nella passata legislatura nel Piano Regionale dei Trasporti in vigore, venga oggi rinnegato e che i coccodrilli di ieri facciano finta di gridare allo scandalo e piangere oggi quando la giunta Tesei introduce mitigazioni alle loro drastiche decisioni di allora.

6)- FORTE GRADUALITÀ NEI CAMBIAMENTI E POSSIBILITA’ DI RIVEDERE IN FUTURO IL MERITO DELLE DECISIONI PRESE

Come si evince chiaramente dalla Delibera della Giunta Regionale N. 611 del 15 giugno scorso, proprio per evitare che le rimodulazioni previste dal PD negli anni passati possano creare problemi, abbiamo innanzitutto bloccato qualsiasi cambiamento fino al 2024, anno di probabile  attivazione dei servizi messi a gara, poi abbiamo introdotto un criterio che prevede, nel corso dei nove anni di valenza della stessa, l’introduzione, di triennio in triennio, dal primo fino al terzo, l’applicazione prima di un terzo della variazione, poi due terzi, infine, fra circa otto anni, l’applicazione integrale dell’intero algoritmo, salvo variazioni che, come detto si potranno introdurre in qualsiasi momento. Quindi la delibera prevede la possibilità di rimodulare in futuro da parte della giunta e del consiglio regionale i parametri che oggi vengono applicati in via sperimentale, tenuto conto che la gara rappresenta un fatto epocale per l’Umbria dopo moltissimi anni di atti d’obbligo che hanno ingessato il TPL, hanno impedito un minimo di concorrenza, non hanno migliorato il servizio mentre oggi è possibile con la gara introdurre tutta una serie di miglioramenti qualitativi che introdurremo, dalle tecnologie informatiche e di comunicazione  più moderne, al servizio a chiamata, ecc.

8)- DIALOGO CON I SINDACATI

Ogniqualvolta è stato chiesto un incontro lo stesso è avvenuto. L’ultimo è di due settimane fa ed il prossimo è stato già convocato per il 25 luglio quando avremo ulteriori informazioni da dare. 

Certo non si può pretendere che la Giunta assecondi alcune pretese che sono fuori dalla storia. Continuare a produrre debiti, come è avvenuto fino a due anni fa, comporterebbe il conseguente aumento delle imposte cui non intendiamo assolutamente ricorrere. Riteniamo viceversa grave che la nuova linea della CGIL, con i nuovi sindacalisti assurti ai vertici del Sindacato trasporti, in palese collegamento con il Segretario Bori del PD che, invece di presenziare in consiglio, va a dare direttive alla piazza, intendano alzare il livello dello scontro per lo scontro. Siamo convinti che questa svolta barricadiera non fa l’interesse nè dei lavoratori nè dei cittadini a cui interessano riforme serie, tasse e imposte più basse possibili, servizi efficienti. Abbiamo constatato che questa linea d’assalto di matrice palesemente politico partitica ha prodotto, cosa spiacevole, una spaccatura evidente con due comunicati ben diversi di due sindacati rispetto ad altri due. Non vogliamo entrare in merito alle divisioni ma crediamo che non giovino a nessuno, se non a chi pensa di inaugurare una stagione di scontri, di strumentalizzazioni, di mancanza sostanziale e formale di rispetto reciproco.

La giunta Tesei sta portando avanti con coraggio e determinazione questa rivoluzione storica dell’intero comparto, nell’unico interesse di tutti gli umbri che giudicheranno in assoluta libertà le conquiste che il nostro lavoro incessante sta producendo. Non ci faremo intimidire da minacce, da ricatti, o maramalderie di sorta. Siamo aperti, disponibili al dialogo, ma siamo altrettanto convinti che in democrazia chi è stato chiamato dai cittadini a governare debba poterlo fare, nel rispetto di tutti. Saranno poi i cittadini ed i lavoratori a giudicare  i risultati.

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